La terapia del dolore è una disciplina medica che ha l’obiettivo di ottenere:
- la diagnosi algologica: chiarire la sorgente del dolore e i meccanismi fisiopatologici sottesi
- programmare una terapia del dolore sul controllo dell’intensità del sintomo e quando è possibile curativa perché orientata sulla modulazione dei meccanismi rilevati in fase diagnostica
- gestione di sistema della malattia dolore per evitare frammentazioni di percorso clinico e il conseguente rischio di errori o amnesie, considerando l’individualità di tale malattia o l’eventuale complessità delle 2 fasi precedenti che possono richiedere una multidisciplinarietà assistenziale in serie e in parallelo e una articolazione interventistica per numero e intensità di procedure.
Con il termine di dolore cronico si intende quel dolore “che si protrae oltre il normale decorso di una malattia acuta o al di là del tempo di guarigione previsto” (definizione della IASP). È stato riconosciuto come una vera e propria patologia in sé per le conseguenze invalidanti che comporta per la persona che ne soffre, dal punto di vista fisico, psichico, socio-relazionale, con effetti negativi sulla qualità di vita.
La presa in carico della cronicità è un aspetto prioritario in Terapia del Dolore.
La IASP nell’ICD 11 presentata sulla rivista Pain (vol. 160) del 2019 ha classificato il dolore cronico in 7 categorie:
- Il dolore cronico primario
- Il dolore cronico secondario, secondario al cancro
- Il dolore cronico secondario, postraumatico e postchirurgico
- Il dolore cronico neuropatico
- Il dolore cronico secondario a cefalea o ad algie del volto
- Il dolore cronico secondario a malattie viscerali
- Il dolore cronico secondario a un dolore muscolo-scheletrico.
Comprendendo tre categorie fisiopatologiche...
Continua a leggere su Dolore aggiornamenti clinici n. 2/2020
Nicola Luxardo, A.O. Città della Salute e della Scienza, Torino, P.O. Molinette
Terapia del Dolore e Cure Palliative