La presa in carico del paziente con dolore cronico: un biglietto di andata e ritorno

Le prestazioni di terapia del dolore garantite ai cittadini e le possibilità di accesso agli ambulatori sono state presentate ai medici di Medicina Generale, agli Specialisti Ospedalieri e Territoriali e alla popolazione nell’evento tenutosi il giorno 7 e 8 ottobre presso l’Hotel “I Portici” di Bologna dal titolo: “La presa in carico del paziente con dolore cronico: un biglietto di andata e ritorno”.

Gli organizzatori e i responsabili scientifici delle due giornate sono stati la Dott.ssa Stefania Taddei (direttrice dell’UO di Anestesia, Terapia Intensiva Nord e terapia del Dolore dell’AUSL di Bologna) e il Dott. Emanuele Piraccini (Responsabile del Programma di Terapia del Dolore AUSL di Bologna).

Introducendo il corso la Dott.ssa Taddei ha ricordato come «Il dolore cronico è una patologia invalidante che colpisce circa il 25% della popolazione europea e costituisce una problematica decisamente rilevante che peggiora la qualità di vita delle persone. La collaborazione tra i vari professionisti coinvolti nella gestione del dolore è indispensabile per controllarlo adeguatamente e prevenirne la cronicizzazione. La collaborazione non è sufficiente, è necessario che la presa in carico all’interno di una rete sanitaria consenta al paziente di essere al centro del percorso. Per questo l’evento è indirizzato ai medici di medicina generale, ai medici specialisti ospedalieri, ambulatoriali, alla popolazione e prevede un confronto tra i terapisti del dolore, i medici che operano sul territorio e la cittadinanza in modo da condividere strategie ed obiettivi terapeutici.»

La Rete di terapia del dolore dell’Azienda USL di Bologna è un servizio attivo, in crescita per quantità e qualità dell’offerta, organizzato secondo il modello Hub & Spoke con strutture ambulatoriali e operatorie collocate presso l’Ospedale Bellaria, l’Ospedale di Bentivoglio, gli Ospedali di Bazzano e di Vergato con previsione di apertura presso l’Ospedale Maggiore.

«Incrementare gradualmente l’offerta della terapia del dolore per il proprio bacino d’utenza è cruciale per fornire ai pazienti la miglior assistenza possibile – ha sottolineato il Dott. Piraccini – e per evitare che alla sofferenza causata dalla malattia si aggiungano “viaggi della speranza” verso altri centri o magari anche altre regioni portando, oltre al malessere del paziente, anche a una perdita economica per l’AUSL e la Regione.»

La giornata di venerdì è stata strutturata come corso formativo per:

  • esporre le opzioni terapeutiche terapia del dolore
  • fornire un quadro d’insieme dei principali scenari clinici e delle criticità
  • condividere la gestione del paziente tra ospedale e territorio
  • valutare l’efficacia dei trattamenti e l’influenza sulla qualità della vita.

Durante l’evento tutti i medici della Rete di terapia del dolore hanno esposto nelle proprie relazioni un aspetto particolare della disciplina e come questi si riflettono sulla rete e sulla presa in carico delle persone.

Nella giornata di sabato si è svolto l’incontro aperto alla popolazione con una tavola rotonda nella quale sono intervenuti la Dott.ssa Alba Riccheo (Direttore ff UOC Governo Blocchi Operatori e Anestesia Sud dell’AUSL di Bologna), la Dott.ssa Elena Serchi (Neurochirurga IRCCS Bellaria con la quale il servizio di Terapia del Dolore del Bellaria offre un servizio di Ambulatorio Multidisciplinare, tra i pochi presenti in questo ambito a livello nazionale), la Dott.ssa Sabina Cevoli (Neurologa e responsabile del Centro Cefalee IRCCS con la quale il servizio di Terapia del Dolore collabora attivamente), la Dott.ssa Renata Bellazzi (Chirurga ortopedica della divisione di Ortopedia Rizzoli a Bentivoglio), il Dott. Enrico Montanari (Medico Agopunturista presso gli ambulatori di Terapia del Dolore), la Dott.ssa Cristina Maccaferri (Direttrice del Dipartimento Cure primarie dell’AUSL di Bologna) e le rappresentanze di associazioni di pazienti nelle persone del Dott. Daniele Conti per AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna) e di Lara Merighi per Al.Ce. (Alleanza Cefalalgici).

Antonio Gioia
12 ottobre 2022

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