I pazienti raccontano: Passo dopo passo

L'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore offre sempre con piacere spazio alla narrazione dei pazienti che soffrono di dolore cronico perché nulla meglio delle loro parole può aiutarci a capirne le difficoltà.

Fino a tre mesi fa non avrei mai immaginato di riuscire ad uscire dalla mia stanza, figuriamoci passare una vacanza quasi normale con il mio ragazzo. Invece è successo ed è capitato grazie alla forza che ci ho messo nel cercare una soluzione ad una malattia che mi sta portando via tutto.
Sono ancora lontana dalla possibilità di lasciarmela alle spalle, ma questo enorme traguardo lo porto nel mio cuore con tantissima felicità.
È stata dura, ma è stata anche la dimostrazione che ce la posso fare, che si può tornare a vivere piano piano e che la costanza e la forza di mandare tutti a quel paese e cercare ovunque, anche dall’altra parte del mondo, dei medici che sappiano aiutarmi, è la vera vittoria.
Mi davano della pazza perché non mi fermavo mai, perché se un medico mi diceva che non poteva aiutarmi, io andavo da un altro. Non ho mai ascoltato nessuno se non il mio corpo, che mi chiedeva aiuto e aveva bisogno di trovare degli specialisti che sapessero trattare il problema. Le ho provate tutte e, anche quando sembrava che nulla funzionasse, non mi sono mai scoraggiata, sono sempre andata avanti a lottare. Io so che non siamo fatti per soffrire e, grazie a questa mia convinzione, oggi posso dire che è vero! Se non avessi continuato a cercare una terapia corretta, oggi non so dove sarei, forse non sarei neanche più qui a parlarne. Al contrario, anche se sono ancora lontana da una vera soluzione e non posso di certo cantare vittoria così presto, posso gioire di un grandissimo passo avanti che resterà per sempre con me, che sarà un insegnamento immenso per me e, spero, per molti altri. La mia prima vacanza dopo tanto tempo deve essere festeggiata, anche se il futuro è un oblio e non si sa mai cosa potrà succedere.
Non ascoltate mai nessuno se non voi stessi, solo voi sapete cosa state passando e avete il potere di rimboccarvi le maniche per ritrovare la luce. Non mollate mai, neanche dinnanzi a chi vi cercherà di convincere che non c’è speranza o che non ha senso provare e riprovare. Proprio loro dovranno essere la spinta per dimostrare il contrario, dimostrare che avete ragione voi e che la luce arriverà eccome, grazie alla vostra forza e grazie a coloro che vi crederanno e faranno di tutto per vedervi sorridere e stare bene di nuovo.
Questo viaggio mi ha dato le risposte di cui avevo bisogno, ossia che posso ritrovare la me stessa di un tempo, quella prima della malattia. Grazie medici e grazie a me, non sarei potuta arrivare fino a qui senza la fiducia in me stessa e nel mio corpo. Amatevi e prendetevi cura di voi SEMPRE!

Valeria Tempesta

24 gennaio 2025

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