Formazione e cultura per un'efficace cura del dolore cronico
La formazione è un nodo cruciale, anche a livello specialistico.
«Durante la mia presidenza – ricorda la prof. Caterina Aurilio (Direttore U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, Terapia del Dolore, Tossicologia d'Urgenza ed Anestesia, Seconda Università degli Studi di Napoli) - ho reso più visibile la terapia del dolore aggiungendola alla denominazione della Scuola di specializzazione che è diventata oggi Scuola di specializzazione in anestesia, rianimazione e terapia del dolore, anche se il sogno nel cassetto è di avere una specializzazione in medicina del dolore, così da formare dei professionisti dedicati.»
«Aspetti antropologici e culturali intervengono comunque nella valutazione del dolore e il clinico non può non tenerne conto nell'approccio diagnostico, così come nella pianificazione di una strategia terapeutica – spiega il prof. Stefano Coaccioli, presidente eletto AISD per il biennio 2018-2020 (Clinica Medica-Reumatologia e Terapia Medica del Dolore, Università di Perugia - AOU di Terni).