Come nacquero IASP e AISD

Paolo Procacci racconta

Nel 1972 organizzai a Firenze un congresso su ‘Recent advances on pain, pathophysiology and clinical aspects’, che fu il primo, o quanto meno uno dei primi tenuti in Italia su questo argomento. Il congresso fu tenuto in una palazzina che era stata abitata nel 1821 da Lamartine e poco tempo dopo ricostruita come splendida villa neoclassica dalla famiglia Strozzi. Proprio quell’anno l’Azienda del Turismo di Firenze aveva completamente ristrutturato la palazzina come Palazzo dei Congressi, con un grande auditorio e alcune salette originali. La palazzina era in un grande parco a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Faccio presente questo perché John Bonica fu impressionato dalla bellezza e dalla praticità della struttura.

Al congresso del 1972 parteciparono per invito numerosi studiosi stranieri e italiani: John Bonica, Patrick Wall, Ainsley Iggo, Raymond Houde, Gaetano Benedetti (svizzero di origine italiana), io, con i miei giovani collaboratori Zoppi e Maresca, Carlo Alberto Pagni, Enrico Ciocatto, Guido Moricca, Renato Galletti, Paolo Arcangeli, Federigo Sicuteri, Mario Tiengo e numerosi altri. Proposi a Bonica di fare il ‘chief editor’ insieme a Pagni ed a me. Bonica accettò e il congresso fu pubblicato da Thomas con buon successo. In casa mia, in cui stava molto più volentieri che all’Hotel Excelsior, Bonica, telefonando a importanti uffici di Washington, riuscì ad ottenere 5 milioni di dollari, allora veramente una bella cifra, per organizzare l’anno seguente un congresso, o meglio un’assemblea costituente, con lo scopo di fondare un’associazione internazionale per lo studio del dolore.

L’anno seguente, 1973, Bonica invitò ad Issaquah, in un convento di monache francesi su una sperduta collina a 30 km da Seattle, un gran numero di studiosi del dolore di ogni disciplina. In tale sede fu fondata la International Association for the Study of Pain (IASP), ancora oggi la più importante società in questo campo, che doveva pubblicare il giornale ‘Pain’, gli atti dei congressi e un certo numero di testi su vari argomenti concernenti il dolore, come fa tuttora. Fu deciso che si sarebbe tenuto un congresso mondiale ogni 3 anni. Per sede del primo congresso Bonica scelse Firenze e il Palazzo dei Congressi, che aveva visto l’anno prima. Un secondo punto importante che Bonica sollecitò nella riunione a Issaquah fu la fondazione di capitoli nazionali dell’associazione madre. Questi capitoli potevano rivolgersi a un grande numero di studiosi che non avevano una sufficiente pratica per la conversazione in inglese, lingua ufficiale della IASP. Quanto questo asserto fosse vero ebbi modo di constatarlo di persona a Buenos Aires, dove un gruppo di studiosi locali mi pregò di non parlare in inglese, ma piuttosto in italiano. Io risposi che lo avrei fatto volentieri se essi mi avessero posto domande, chiaramente in castigliano. La soluzione si rivelò ottima, data la vicinanza fra le due lingue neolatine.

Per la preparazione del congresso, a me e ai miei collaboratori fu dato un incarico molto vasto: fiancheggiare l’Organizzazione Internazionale Congressi nei problemi pratici, stabilire il programma scientifico nelle diverse giornate e nelle diverse sale. Mi tenni in continuo contatto con Madame Albe-Fessard, recandomi spesso a Parigi, perché fosse pubblicato il volume degli abstracts prima del congresso. L’organizzazione del congresso non fu un lavoro facile, anche perché non sapevamo quante persone sarebbero venute a Firenze. Bonica pensava 500 circa. Io, ben conoscendo l’attrattiva che, oltre al congresso, una città d’arte come Firenze avrebbe esercitato, pensai che il numero dovesse essere raddoppiato. Alla fine ebbi ragione io. 500 partecipanti arrivarono dall’Australia, famiglie comprese. Il congresso fu un vero successo. Ad esso seguirono molti altri congressi in ogni parte del mondo, dal Canada all’Australia.

Veniva ora per me una seconda parte di lavoro: fondare il capitolo italiano della IASP. L’ 8 febbraio 1976 riunii a Firenze i membri italiani della IASP per la costituzione dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore. Tale riunione fu da me presieduta in quanto durante il congresso di Firenze ero stato eletto vicepresidente della IASP. Erano presenti 18 membri, molti dei quali sono da allora mancati. Fra quelli ancora attivi nel campo degli studi sul dolore ricordo il Prof. Giancarlo Carli, il Prof. Massimo Zoppi, il Prof. Carlo Alberto Pagni, il Prof. Giancarlo Pepeu, il Prof. Mario Tiengo. Nello statuto si diceva che l’associazione è affiliata alla IASP e comprende membri ordinari e membri onorari. Nel consiglio direttivo furono eletti: presidente: Paolo Procacci; vicepresidenti: Giancarlo Carli e Vittorio Ventafridda; consiglieri: Torquato Cavallini, Carlo Alberto Pagni, Giancarlo Pepeu e Renzo Matossi l’Orsa. Il 10 marzo 1976, presso il notaio Luigi Vannozzi in Firenze fu legalmente costituita l’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD).

Il primo congresso, nel 1977, organizzato dal Prof. Cavallini, si tenne alla Spezia. Le relazioni, fra cui una mia sui progressi in fisiopatologia del dolore, furono poche perché pochi erano ancora i soci, ma il congresso fu piacevolissimo perché il compianto Prof. Cavallini ci portò in giro e soprattutto a pranzo in tutto lo splendido golfo.
Nel 1978 il congresso fu organizzato a Siena dal Prof, Carli, quando ancora erano gli anni felici dell’Istituto di Fisiologia in Via Laterino. Memorabile fu un pranzo nella Contrada dell’Oca, in cui avemmo l’accortezza di dire male della Contrada della Torre e fummo per questo portati in trionfo. Ricordo questi momenti di piacere perché sono quelli che più restano nella memoria.

Nel 1979 il congresso fu organizzato a Verona dal Prof. Giuseppe Franchi, primario anestesista di Borgo Trento, che ci portò in giro nelle splendide ville attorno alla città.
Nel 1980 il congresso fu organizzato nell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara da Leonardo Vecchiet, allievo come me del Prof. Teodori, studioso del dolore viscerale.
Nel 1981 il congresso fu organizzato a Perugia dal compianto Prof. Pasqualucci, con visita a Spello e ad altri meravigliosi luoghi intorno a Perugia.

Qui mi fermo. Altri può continuare la storia dell’associazione. I congressi annuali sono proseguiti. Ovviamente, i giovani sono subentrati a quelli che erano giovani al momento della fondazione. Sembra importante che l’associazione continui la sua vita, come fanno i capitoli ben più ricchi della Francia, dell’Inghilterra e quello che riunisce tutti i paesi di lingua germanica. Nuovi capitoli sono nati in ogni parte del mondo: Nuova Zelanda, Australia, Sud America, Africa. Rimane valida l’idea degli studiosi che ormai più di 30 anni fa si riunirono a Issaquah: fondare una società internazionale del dolore e articolarla in vari capitoli.

Storia e statuto

La storia dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore

L'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore ETS è un’associazione professionale multidisciplinare attiva dal 1976, dedicata alla ricerca sul dolore e al miglioramento dell'assistenza dei pazienti con dolore.
È la società scientifica italiana con la più lunga e ricca storia di impegno nella medicina del dolore, è il capitolo italiano della IASP®, International Association for the Study of Pain e membro di diritto della European Pain Federation EFIC®. 

Professionalità rappresentate
Anestesisti, neurologi, reumatologi, ortopedici, fisiatri, geriatri, fisiologi, chirurghi, internisti, psichiatri, psicologi, farmacisti, veterinari.
Dal 2015 le iscrizioni si sono aperte a infermieri laureati, docenti di corsi di laurea in scienze infermieristiche e di fisioterapisti.


Venne legalmente costituita il 10 marzo 1976 presso il notaio Luigi Vannozzi in Firenze. Il primo consiglio direttivo fu eletto tra i membri italiani della IASP® ed era così composto:
Presidente: P. Procacci
Vice-Presidenti: O. Carli V. Ventafridda
Consiglieri: E.T. Cavallini R.M. Matossi L’Orsa C.A. Pagni O. Pepeu.

Il Primo congresso si tenne a La Spezia nel 1977 e fu organizzato dal Prof. Cavallini.


Statuto

Clicca su download per visionare lo Statuto in vigore, come da modifiche deliberate dall'Assemblea straordinaria soci del 20 marzo 2024, alla presenza del dottor Francesco di Marcantonio, notaio in Roma (approvazione modifiche allo statuto per il passaggio da onlus a ente terzo settore)

Atto costitutivo


Conversazione con il prof. Marco Maresca, socio fondatore AISD nel 1976

Come nacque l'AISD e il contributo italiano alla fondazione IASP e all'organizzazione del primo Congresso IASP, a Firenze nel 1975

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Un libro per i 40 anni AISD

Un libro per ricordare i momenti salienti e festeggiare un traguardo importante, ma anche un momento di riflessione per progettare il futuro.

Le radici sono importanti e quelle dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore cominciarono a svilupparsi il 10 marzo 1976, quando un gruppo di medici di varie discipline accolsero l'invito di John J. Bonica, fondatore della IASP®, di costituire una società italiana per lo studio del dolore.
Quel momento rappresentò la conclusione di un intenso lavoro di preparazione che aveva avuto inizio alcuni mesi prima, nel contesto del Primo Congresso Mondiale della International Association for the Study of Pain (IASP), che si era svolto a Firenze dal 5 all'8 settembre 1975 ed era stato organizzato sotto la direzione del Prof. Paolo Procacci.
L'interdisciplinarietà dell'AISD era già evidente nelle diverse discipline dei soci firmatari dell'atto costitutivo: Prof. Paolo Procacci (Medicina interna), Prof. Giancarlo Pepeu (Farmacologia), Prof. Ubaldo Dino Bernardini (Odontoiatria), Prof. Fabio Francini (Fisiologia), Prof. Massimo Zoppi (Reumatologia), Dott. Marco Maresca (Medicina interna).
Il libro, che sarà distribuito in sede congressuale, raccoglie testimonianze a più voci sulla vita societaria di AISD, foto di congressi e di convegni che hanno visto la partecipazione dei soci. Nel 2007 era già stato realizzato il libro del trentennnale, ora, con questo nuovo libro, intitolato "40 anni AISD – Alba di un nuovo giorno" si è voluta rifocalizzare l'attenzione dei soci e amici di AISD sulla peculiarità e forza dell'associazione: l'interdisciplinarietà. L'interscambio culturale, con organizzazione congiunta di eventi scientifici o semplicemente di sessioni nell'ambito del congresso nazionale AISD o di altri congressi specialistici, è testimoniato dalla storia dell'AISD. Negli anni più recenti, si è anche dato luogo alla pubblicazione congiunta di linee guida o di "Consensus".
Questa è la via su cui migliorarsi e continuare la tradizione dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore. Il mondo della Medicina del Dolore ha bisogno di documenti condivisi che guidino nelle scelte cliniche migliori. L'approccio multidisciplinare al dolore, basato su studi scientifici sperimentali e clinici, non è stato mai modificato e non potrà esserlo, data l'indiscutibile natura multifattoriale del dolore cronico. I caposaldi della terapia farmacologica e i loro reali benefici e potenziali limiti sono sempre stati illustrati con dovizia di particolari, confermati da dati inconfutabili della letteratura e, soprattutto, con grande eticità e trasparenza. Insomma, AISD ha cercato in ogni modo di mantenere alta la bandiera dell'approccio serio allo studio del dolore e ai malati, anche quando questo era contro tendenza.
Quindi ancora molto resta da fare, se si vuole cercare di ridurre l'altissima prevalenza che il dolore ha nella popolazione generale e se si vuole ridurre il drammatico impatto sociale che tale patologia ha.

40 anni AISD - Alba di un nuovo giorno
a cura di Giustino Varrassi e Lorenza Saini
Il libro è stato realizzato dalla Fondazione Paolo Procacci onlus 

E' possibile leggere il libro online.

Clicca il bottone download per il pdf della prima parte (20MB) 

Clicca il bottone download per la seconda parte (15.50MB) 


AISD Un viaggio di 30 anni
di G. Varrassi

Il libro è stato pubblicato nel 2007 per celebrare i primi 30 anni di attività dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, ne ripercorre la nascita e la storia.
La peculiarità di questo libro è la ricchezza e varietà del materiale, sia iconografico che documentale, "fonti" imprescindibili senza le quali non ci potrebbe essere storia: locandine e programmi di congressi, foto significative, verbali delle assemblee, testi fondamentali, e poi aneddotica e memorie.

L'introduzione è un vero manifesto politico sulla Medicina del Dolore, interessanti da rileggere alla luce dei più recenti cambiamenti. I cenni storici, oltre alla parte d'obbligo sulla nascita dell'AISD quale costola della IASP, presentano una carrellata dei testi fondamentali sul dolore da fine '800 in poi. Essendo questo un libro sulla storia di un'associazione, non di storia della medicina, sono state presentate le risorse bibliografiche propedeutiche alla comprensione del contributo scientifico dei fondatori e soci IASP ed AISD. Il tutto fa comprendere gli strettissimi rapporti fra l’AISD e le maggiori realtà algologiche di tutto il mondo.

La parte documentale è stata accorpata alla fine, forse pochi andranno a leggersi i verbali delle assemblee, ma questa è trasparenza.

È a un libro a più livelli di lettura: chi non è socio apprezzerà l'introduzione, leggerà i curricula dei vari presidenti, e si limiterà a curiosare tra i volti dei protagonisti; nel socio AISD, vecchio e nuovo, susciterà "amarcord" e curiosità la carrellata delle iniziative intraprese, e offrirà l'opportunità di rivedere o conoscere tutti coloro che vi hanno contribuito; per tutti sarà possibile percorrere la cronologia di trent'anni di lavoro articolato e appassionato.

Le copie sono state distribuite nel corso del 30° Congresso Nazionale AISD 2007 che si è svolto ad Assisi e nelle 12 sedi collegate.


Come nacquero la International Association for the Study of Pain e l’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore nel racconto di Paolo Procacci 

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In memoriam

PAOLO PROCACCI

 

VITO ASCOLI MARCHETTI

Il professor Vito Ascoli Marchetti, scomparso il 17 maggio 2009 nel corso della sua intensa attività professionale il professor Ascoli Marchetti è stato membro del Consiglio Direttivo AISD dal 1994 al 1997 e nel 2005 è stato nominato socio onorario. L'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore partecipa al cordoglio della famiglia e ricorda con affetto un grande professionista della medicina del dolore e delle cure palliative, che si è molto impegnato per garantire la continuita' assistenziale al malato che ha perduto la lotta con il cancro, alleviandone le sofferenze fisiche e psicologiche.
Un ricordo del professor Vito Ascoli Marchetti

 

ANTONIO GATTI

Antonio Gatti

In ricordo dell'amico e collega professor Antonio Gatti, direttore dell'U.O.S.D. Terapia Antalgica del Policlinico Tor Vergata di Roma e da anni membro del Consiglio Direttivo AISD. La medicina del dolore ha perso un medico e ricercatore appassionato che molto ha contribuito al successo della società e della disciplina.
Dedicato ad Antonio

 

ALESSANDRO F. SABATO

 

L'amico e collega prof. Alessandro Fabrizio Sabato ci ha lasciati il 28 giugno 2016, dopo aver combattuto coraggiosamente per anni contro la sua malattia, pur avendo sempre svolto con grande determinazione, fino  al momento della pensione, il suo ruolo di docente e ricercatore, fedele al suo impegno di Direttore del Dipartimento Emergenze Urgenze, Medicina critica, Medicina del dolore e Scienze anestesiologiche della Fondazione PTV/Policlinico Tor Vergata di Roma. Presidente dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore dal 2011 al 2014, è stato un punto di riferimento fondamentale per la medicina del dolore italiana, grande medico e scienziato, geniale e arguto, sempre disponibile e intellettualmente generoso. 

Il prof. Sabato, insieme al prof. Antonio Gatti, è stato tra i primi a sostenere l'utilità di una rete tra i professionisti algologi e il territorio e a sottolineare la necessità di una vera "presa in carico" del paziente con dolore. Ed è proprio anche grazie all'impegno nel cercare soluzioni che facilitassero tale percorso e alle capacità e competenze di entrambi che nei primi anni del 2000 furono realizzati progetti che sembravano impossibili, quali l'istituzione dell'"Ospedale senza dolore", la Legge 38 del 2010, e la nascita dell'HUB di Medicina del dolore nell'Azienda Ospedaliera Universitaria "Policlinico Tor Vergata di Roma".

 

 

  

 

 

 

Chi siamo

L'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, AISD, è un’associazione professionale multidisciplinare, non-profit, dedicata alla ricerca sul dolore e al miglioramento dell'assistenza dei pazienti con dolore.

Possono associarsi all'AISD medici, dentisti, psicologi, infermieri, terapisti fisici e altre figure professionali sanitarie attivamente impegnate nella ricerca sul dolore e tutti coloro che hanno uno speciale interesse nella diagnostica e trattamento del dolore.

L’AISD, raccogliendo l’insegnamento di J.J. Bonica e della IASP, ha da sempre tentato di diffondere l’importante messaggio che la soluzione dei problemi del paziente con dolore, soprattutto cronico, possa scaturire solo dall’incontro di più Specialisti clinici, ognuno per le proprie competenze. Ha anche messo bene in chiaro come ciò non sia sufficiente, dato che è sempre più evidente quanto fondamentale sia l’apporto di neurofisiologi, immunologi, genetisti, biologi molecolari e di tutti gli altri che, con la ricerca di base, possano aiutare il clinico a meglio comprendere questo fenomeno misterioso, per troppi anni confinato all’immagine classica di Descartes che racchiudeva la percezione del dolore alla mera trasmissione di uno stimolo sgradevole verso il cervello.

Come emerso da recenti indagini epidemiologiche, da dolore cronico non da cancro è affetto un Italiano su quattro, vale a dire oltre 14 milioni di persone. Ciò fa capire che, sebbene il dolore cronico da cancro rappresenti un aspetto che molto colpisce sotto il profilo umano, esso sia la piccolissima punta di un enorme iceberg rappresentato, ad esempio, da quasi 7 milioni di Italiani affetti da dolori osteo-articolari e che hanno dolore continuo o almeno più volte ogni settimana della loro vita.

A questa enorme popolazione di persone sofferenti l’AISD dedica la propria attività culturale e scientifica, anche promuovendo formazione extra-universitaria ad ogni livello.

L'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore è un capitolo della IASP®, International Association for the Study of Pain) e membro della European Pain Federation, EFIC®.

Nel 2008 ha contribuito alla creazione della Fondazione Paolo Procacci onlus, dedicata al prof. Paolo Procacci, medico fiorentino di enorme ed apprezzata cultura medica ed umanistica è stato un pioniere nella ricerca sul dolore, tra i fondatori della International Association for the Study of Pain, di cui è stato vicepresidente dal 1975 al 1978 e primo presidente dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore. Ha lavorato intensamente per una maggiore sensibilizzazione all'interno della comunità scientifica sul dolore ed ha contribuito in modo rilevante alla diffusione dei principi fondamentali che devono guidare il medico nella valutazione clinica e nella terapia dei pazienti con dolore.

La FPP, a lui dedicata, raccoglie l'eredità dei molti studiosi che da anni si occupano del dolore e dei loro numerosi insegnamenti, per contribuire in modo fattivo a un ulteriore progresso nella cura e trattamento del paziente con dolore cronico.

 

Leggi lo statuto

Leggi il Codice Etico dell'AISD

Associazione Italiana per lo Studio del Dolore ETS
Email: info@aisd.it 
Pec: associazionestudiodolore@pec.it
Sede legale: Via Tacito 7 - 00193 Roma
Codice Fiscale 80027230483 -  P.IVA: 14600111000


Articoli, notizie, comunicati possono essere inviati a: redazione@aisd.it

Per informazioni riguardanti le iscrizioni: soci@aisd.it

 

L'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore è il capitolo italiano dell'International Association for the Study of Pain IASP® e della European Pain Federation EFIC®

      

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