Emergenza e cronicità sono apparentemente due mondi distanti. Quando si pensa all’emergenza sanitaria si fa riferimento, normalmente, a problematiche che si esprimo- no acutamente mettendo in pericolo di vita il paziente, laddove la cronicità porta la nostra mente ai reparti di lungodegenza o geriatria di un ospedale. Ma il mondo sanitario sta cambiando. La riduzione dei posti letto negli ospedali sta portando, come sappiamo, ad una “territorializzazione” dei pazienti. Ciò, ovviamente, comporta un uso sempre più estensivo del sistema di emergenza per la gestione di pazienti cronici riacutizzati, più che per la gestione di pazienti “acuti”. La realtà futura sarà sempre più orientata verso questo tipo di gestione, e gli utenti accetteranno, in futuro, questo nuovo modello di sanità soltanto laddove ad essi verrà garantita da una parte una qualità ottimale delle cure domiciliari, con un controllo minuzioso e continuo dei parametri vitali e dei sintomi, e, dall’altra, una velocissima centralizzazione in caso di problematiche acute. Tra i sintomi dell’età avanzata legati alle patologie neoplastiche o degenerative che costringono all’ospedalizzazione domiciliare, con una riduzione importante della qualità di vita, non c’è nulla di più trasversale del dolore. Una gestione ottimale del dolore rende più accettabile al paziente le sue condizioni, specialmente se tale sintomo, o meglio ancora tale “malattia”, può essere gestita in maniera immediata perché “controllata da remoto”. Oggi abbiamo a disposizione tutti i farmaci necessari per la gestione del dolore moderato-severo, la cui efficacia e tollerabilità è ormai riconosciuta dalla comunità internazionale, ma che necessitano di un attento monitoraggio. Essi sono indiscutibilmente di estrema utilità per rendere le condizioni cliniche più tollerabili, favorendo il concetto della “riabilitazione nella cronicità”, e, insieme ai nuovi sistemi informatici di telemonitoraggio e ad un sistema di emergenza-urgenza capillare e pronto alla centralizzazione, possono fare la differenza per un Sistema Sanitario alla ricerca di nuovi equilibri e di una sostenibilità economica. Questo evento, unico nel suo genere, rappresenta uno stimolo a una riflessione sul futuro di una sanità che deve cambiare, perché il mondo sta cambiando, e gli uomini, con le loro patologie, stanno anch’essi cambiando. Il convegno è aperto a Medici di Emergenza e Urgenza, Medici di Medicina Generale, Anestesisti Rianimatori, Oncologi, Palliativisti, Medici dei Distretti Sanitari, Infermieri attivi nelle linee di attività dell’emergenza e della cronicità.
Direzione scientifica: Franco Marinangeli
Segreteria organizzativa e provider: Zeroseicongressi srl, Roma
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Programma
Sede del Convegno: Castel di Sangro (AQ), Teatro F.P. Tosti